Adesso mi spiego.
Il pollo è l’animale più mangiato al mondo e stando ai numeri
il pollo è la bestia dominante sulla terra: la sua forza evolutiva è stata di
essere facile da allevare ed essere terribilmente buono.
Purtroppo però siamo stupidi consumatori e quindi badiamo
poco alla qualità di ciò che mangiamo ma cerchiamo solo di ingozzarci il più
possibile, chiaramente se state leggendo il post siete esclusi da questa generalizzazione.
Per questo motivo l’industria del pollo fa di tutto per
portare il più velocemente possibile a peso di macellazione l’animale, propinandogli
le peggiori porcherie per permettergli di buttare su molta più massa di quanto
non potrebbero per natura. Esattamente come fanno con certi bibitoni i
palestrati.
Il risultato è che un pollo, invece che nei dovuti 80/100 giorni
circa, è a peso per la macellazione in 35/40, gonfiato dagli steroidi della
crescita e da un’alimentazione specifica.
L’effetto lampante di questa forzatura è che quando metti
una fettina di petto in padella questa inizia a rilasciare liquido e si
restringe terribilmente.
Mi permetto di svelare un atro segreto: il pollo non è composto
di solo petto, ha anche altre parti.
Ironizzo ma la domanda di petto è talmente alta che i polli
di bassa qualità ormai hanno un petto enorme mentre le cosce e le ali sono piccoline.
Per soddisfare il mercato siamo arrivati a far crescere in
modo sproporzionato le diverse parti di un animale. Detto ciò è lampante che,
anche dopo la macellazione, la parte più carica di steroidi sia proprio il
petto.
Alla faccia di tutti i medici che lo consigliano al posto della carne bovina.
Concludendo col pippone mi sento di dare due consigli:
comprate solo polli certificati, allevati a terra rispettando i loro ritmi di crescita e
siate disposti a pagarli quanto valgono.
Ne vale la pena.
P. S. : in foto alette di pollo marinate nella paprika e fritte, contro la tristezza.
Ne vale la pena.
P. S. : in foto alette di pollo marinate nella paprika e fritte, contro la tristezza.
Commenti
Posta un commento