Ci sono delle accoppiate sempre vincenti e una di queste è il blu del Moncenisio con le nocciole.
Il blu porta sapidità e aromi intensi, le nocciole umami e croccantezza.
Ho più volte sperimentato questa accoppiata in svariati piatti: dalle classiche tartine agli gnocchi passando per una salsa calda per accompagnare le carni.
Credo tuttavia che la morte sua sia la pasta lunga: la cremosità permette di godersi quel risucchio tanto amato dal gaudente e tanto detestato dall'elegante.
La pasta lunga scelta in questo caso sono dei bigoli trafilati al bronzo.
Eh si... L'ultimo arrivo in cucina, ormai imprescindibile, è l'accessorio per trafilare la pasta al bronzo.
Le virtù della pasta trafilata sono ben note, prima tra tutte la capacità di legarsi al sugo alla perfezione. Devo ammettere che all'inizio ero abbastanza preoccupato che la torchiatura richiedesse molto tempo, sono abituato a tirare 4 uova di tajarin in 8/10 minuti, ma una volta presa la mano la lavorazione è abbastanza veloce: per 4 uova indicativamente impieghiamo 25 minuti. Ma con 4 uova di bigoli si mangia in sei, questo perché il rapporto tra uova e farina è maggiormente a vantaggio della farina rispetto la ricetta classica della pasta fresca.
Il metodo corretto per determinare quanta farina occorra è moltiplicare il peso delle uova per 2,37.
Tornando al piatto la realizzazione è molto semplice: si porta a cottura al dente la pasta e la si manteca fuori fuoco col blu precedentemente sciolto con una punta di acqua di cottura.
Quando abbiamo raggiunto la consistenza desiderata, aggiungendo acqua di cottura se necessario, cospargiamo con nocciole battute al coltello e leggermente tostate in padella.
Non serve altro... A parte una bottiglia di rosso si intende.
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